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Startup: quali sono le nuove strategie di crescita dell’UE?

lentepubblica.it • 6 Aprile 2016

startup, finanziamentoQuali sono gli interventi più urgenti e indispensabili nell’Unione europea per agevolare la creazione delle start-up? Quali sono i principali ostacoli che gli imprenditori innovativi devono affrontare nel momento in cui decidono di avviare o sviluppare un’impresa nel mercato unico? A questi due principali interrogativi tenterà di rispondere la Commissione europea.

 

Una consultazione per comprendere meglio

 

Per rispondere a questi due interrogativi ma anche per comprendere meglio in quale ambiente sono costretti a muoversi oggi gli imprenditori con tutte difficoltà che ne derivano, la Commissione ha deciso di affidarsi a uno strumento consolidato che è quello della consultazione pubblica. Consolidato poiché non è la prima volta che l’esecutivo Ue decide di affidarsi alle potenzialità di questo mezzo di comunicazione per coinvolgere imprenditori, start-up e altre parti interessate allo scopo di conoscere i pareri, le opinioni, ma anche per acquisire suggerimenti utili.

 

L’iniziativa start-up e il termine di scadenza

 

L’iniziativa Start-up lanciata dalla Commissione, consultabile all’indirizzo web e il cui termine è fissato al 30 giugno, si inscrive in una metodologia precisa condensata nella formula “una strategia per il mercato unico” proposta alla fine di ottobre dello scorso anno.  L’obiettivo di questo nuovo impegno è creare le condizioni per lo sviluppo di un mercato unico inteso come un unico territorio senza frontiere interne o altri ostacoli normativi alla libera circolazione dei beni e dei servizi.

 

Un impegno per imprese e consumatori

 

Ammodernare il sistema normativo comunitario; rafforzare il mercato unico delle merci; ridurre le barriere nei settori chiave, come i servizi commerciali, l’edilizia e il commercio al dettaglio; prevenire la discriminazione nei confronti dei consumatori basata sulla nazionalità o sul luogo di residenza; consentire lo sviluppo equilibrato di una economia collaborativa. Sono questi i punti chiave della strategia a cui corrisponde una serie di misure che la Commissione ha preannunciato di voler adottare a tutto vantaggio dei consumatori e delle imprese.

 

Un contributo alle scelte politiche nel semestre europeo

 

L’analisi economica della strategia per il mercato unico si basa sui risultati di una serie di studi condotti tra il 2013 e il 2014 e finalizzati e rivedere il funzionamento. In particolare le aree di intervento identificate sono tre: servizi, reti ed economia digitale. Nello studio vengono identificati i settori dove sono stati compiuti i maggiori progressi e le aree di criticità e definiscono le priorità su cui intervenire nel breve e medio termine. In questo modo forniscono un contributo all’analisi annuale della crescita da parte della Commissione e permettono di identificare anche le raccomandazioni specifiche suddivise per Paese nel contesto del semestre europeo.

 

Mercato unico delle merci e dei servizi

 

I servizi sono cruciali per il mercato unico dato che rappresentano oltre il 70% di tutta l’attività economica nell’Unione europea che può contare su una platea di 500 mln di consumatori e 21 mln di piccole e medie imprese. L’obiettivo principale della Commissione è migliorare il funzionamento del mercato unico in tre modi: fornire un quadro normativo che favorisca la libera circolazione delle merci, la libera circolazione dei servizi e migliori la competitività; eliminare le barriere esistenti al commercio intra-Ue e prevenire la creazione di nuove barriere; promuovere una strategia di business e un ambiente favorevole ai consumatori sulla base di regole trasparenti, semplici e coerenti, anche sotto il profilo fiscale, che garantiscano la certezza del diritto e la chiarezza di intenti.

Fonte: FIsco Oggi, Rivista Telematica dell'Agenzia delle Entrate - articolo di Gianluca Di Muro
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